In punta di baionetta

Giuseppe Gangemi, professore di Metodologia della Ricerva Storica ci ha regalato un po' del suo tempo e delle sue conoscenze e, proprio nell'aula magna dell'istituto Leonardo da Vinci, ci ha chiarito alcuni passaggi storici importanti. Si è discusso di aspetti poco noti della  formazione dello Stato italiano immediatamente dopo il marzo 1861, data cruciale dell'avvio del nuovo Regno d'Italia, unitario e di quanto è successo veramente tra il 1860 e il 1870. Ed è esattamente su quanto fosse effettivamente "unitario" si è sviluppato il lavoro di analisi del professore con cattedra presso l'università di Padova ma di origini calabresi, anzi - come tiene a precisare. - magnogreche. Il suo libro "In Punta di baionetta" si concentra sulla difficile accettazione del nuovo ordinamento  "nazionale" da parte delle popolazioni del territorio dell'ex Regno delle Due Sicilie e, in parte, dagli abitanti delle regioni centrali soggette al Papa. Un testo che racconta di deportazione forzate di migliaia di soldati del centrosud, costretti a marce forzate impegnative (e, a volte, mortali) e a periodi di detenzione presso il forte di Fenestrelle (Torino) e  anche all'interno della nostra "Cittadella". Un libro crudo, estremamente preciso e documentato, spiegato in diretta dal prof. Gangemi in modo chiaro e convincente. Una proposta di "unità" vera e non fittizia, basata sul rispetto delle popolazioni e dei territori di nuova acquisizione sabauda, con analisi assolutamente non revansciste o, in qualche modo, "nostalgiche" del periodo borbonico.  Un invito alla riflessione, alla condivisione dei fatti così come si sono svolti, senza rancori e senza omissioni di parte. Tutto da leggere con attenzione. Alcune copie ancora a disposizione di eventuali richiedenti.

https://www.telecitynews24.it/cultura/in-punta-di-baionetta-e-le-vittime-nascoste-dall-esercito-sabaudo/