La colletta alimentare


Progetto Vol.pe

 volpe

Perché il nome VOL.PE?

Il nome è stato scelto dal professor Nicola Savi ispirandosi a Pier Giuseppe Alvigini, il quale è stato un noto volto in ambito del volontariato nella provincia di Alessandria; Nell’ottanta ha costituito il gruppo “regala un sorriso”, nato come coordinamento delle associazioni di volontariato. Già nel 1947 ricostituì gli scout.

Pier Giuseppe era conosciuto come sir volpe dai suoi alunni, in quanto sosteneva che le due qualità che il volontario deve avere sono la volontà(Vol.) e la perseveranza (Pe) ossia essere constanti non limitarsi: avere continuità nel servizio.

Di cosa si tratta?

Non si tratta ancora di un progetto concreto ma di un’idea per promuovere il volontariato all’interno dell’istituto Vinci-Migliara, per suscitare interesse e gusto all’essere cittadini attivi e partecipi verso i bisogni altrui. Nella nostra scuola sono presenti circa 600 alunni: un grande potenziale di servizio e di buone opere per le tante persone che si trovano in stato di bisogno. Il progetto Vol.pe rientra nel processo educativo dell’istituto nell’ambito della “cittadinanza”.

Qual è l’obiettivo?

L’obiettivo principale è quello di creare un gruppo stabile di allievi del triennio Disponibili a donare parte del proprio tempo, delle proprie energie, della propria competenza correlati tra loro e facilmente raggiungibili per le comunicazioni.

Un gruppo è già consolidato e formato da compagni che già si sono impegnati nelle giornate della “colletta alimentare” o del “Banco farmaceutico”.

Un altro è quello che collabora nell’orientamento o per la realizzazione del giornalino scolastico. Un terzo potrebbe nascere oltre a questi volenterosi, anche con l’aggiunta di nuove persone diligenti.

Una delle nostre ultime attività di volontariato è stato il 24 novembre 2018 per la giornata della “colletta alimentare”.

 

Colletta alimentare

IN COSA CONSISTE LA COLLETTA ALIMENTARE? La colletta alimentare, è un’iniziativa che coinvolge più di 100mila volontari in tutta Italia e oltre 7.600 supermercati, in cui è possibile, per chiunque faccia la spesa, donare alcuni prodotti non deperibili (come l’olio, gli omogeneizzati, alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola) che saranno destinati a moltissimi enti di carità convenzionati con Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza) che in Italia assistono oltre un milione e mezzo di poveri ogni giorno. Come ogni anno, ci è stato proposto di partecipare a tale iniziativa dandoci visione di quanto con un piccolo gesto si possa riuscire ad aiutare i più bisognosi, con un totale di circa 1000 volontari in tutta la provincia; il nostro istituto ha aderito nel punto vendita “Penny market”, dove hanno contribuito numerose persone donando generi alimentari di vario tipo. Purtroppo, non tutti prendono seriamente queste iniziative, infatti molti di noi si sono sentiti rifiutati, ma al tempo stesso soddisfatti di averci provato e di essere comunque riusciti a convincere la maggior parte di loro.

 Il pensiero della nostra classe (4 A AFM) è questo: crediamo che quest'esperienza segni un po' tutti, chi più e chi meno: facendoti scoprire una realtà che spesso da noi giovani viene sottovalutata. È in situazioni come queste che capiamo quanto al mondo ci siano davvero persone che hanno bisogno e che, con un "poco" donato da tutti, possono davvero ricevere tanto.

Non ci aspettavamo che contribuissero così tante persone e vedere che qualcuno stesse donando anche solo un pacco di pasta grazie alla nostra richiesta, ci ha resi orgogliosi di essere lì, e sicuramente ha reso felice qualcuno che ne ha davvero bisogno. A noi giovani piace partecipare a questi eventi di solidarietà nazionale, perché mettiamo il nostro tempo a disposizione di chi ne ha più esigenza, redendolo anche un gesto d’affetto.

Secondo noi, questi progetti andrebbero fatti più spesso.

Essendo un’esperienza che aiuta a vedere una realtà diversa da quella che si vive ogni giorno, abbiamo deciso di chiedere ad alcuni dei “nostri” volontari, la loro opinione al riguardo.

COSA TI HA LASCIATO QUESTA ESPERIENZA? LA RIFARESTI?

Questa esperienza secondo noi, andrebbe fatta più spesso. Facendola, ci siamo sentiti un po’ utili anche noi e il tempo dedicato alla colletta è stato importante. Ci ha fatto capire che donare rende più felici; abbiamo visto persone contente di lasciare il sacchetto pieno di cibo nelle nostre mani, per chi è meno fortunato e ha bisogno. Grazie a questa iniziativa abbiamo compreso che si può fare sempre qualcosa per il nostro prossimo, anche donando un po’ di cibo o un po’ del nostro tempo.

Inoltre quest’esperienze ci ha fatto capire che chiunque di noi un giorno potrebbe trovarsi in queste circostanze, ed è bello sapere che ci sono persone che saranno disposte a dedicare il loro tempo per aiutarci.

Sì, rifaremmo volentieri questa bellissima iniziativa infatti è già la seconda volta che partecipiamo perché riesce a combinare aiuto reciproco, coordinazione e solidarietà in unico momento, inoltre ci ha dato anche la possibilità di fare nuove conoscenze.

5 A AFM (VINCI)

AVRESTE MAI PENSATO CHE CON COSI POCO SI POSSA, INVECE, FARE TANTO PER CHI NE HA BISOGNO? Riteniamo che la solidarietà sia fondamentale per crescere e diventare bravi cittadini di domani. Abbiamo voluto fare questa esperienza anche quest’anno perché è importante e ha occupato veramente poco del nostro tempo. Abbiamo condiviso con i nostri compagni e la nostra prof momenti divertenti ma sicuramente costruttivi. Sono i piccoli gesti quotidiani a farci crescere e diventare adulti responsabili, il poco per noi è molto per tanti.

3 A AFM (VINCI)

AVEVATE UN PENSIERO NEGATIVO AL RIGUARDO E VI SIETE RICREDUTI?

Questa è stata un’iniziativa molto bella, ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto capire l’importanza che ha il volontariato nei confronti delle persone più bisognose.

La rifaremmo molto volentieri perché è stata veramente un’esperienza positiva, all’inizio sì, non pensavamo che avrebbero partecipato così tante persone, ma poi ci siamo dovuti ricredere.

(Ragazzi del Migliara)

 

Colletta Alimentare